Il progetto Europeo

Il progetto Erasmus + KA201 PEARL “Ambiente di apprendimento educativo prossimale per le emozioni empatiche” è un progetto che mira a sviluppare e validare un modello educativo, innovativo e replicabile a livello internazionale, rivolto alla primissima infanzia, 1-6 anni, che favorisce la crescita dei bambini attraverso un ambiente educativo di apprendimento prossimale empatico ed emotivo basato su attività di gruppo e la robotica educativa. Il progetto ha un carattere completamente sperimentale e mira a creare e validare un nuovo modello educativo inclusivo basato su basi teoriche neuro-psico-pedagogiche concrete e solide, integrando la ricerca accademica (Vygotskij, Piaget, Montessori, pedagogia metacognitiva, apprendimento prossimale, co – costruttivismo strutturale, ambientale e relazionale) con moderne strategie educative tra cui la peer education, l’apprendimento cooperativo, il costruttivismo e l’uso di tecnologie informatiche e robotiche (in particolare per la fascia di età di 3-6 anni). La robotica viene utilizzata come strumento per apprendere le prime basi di programmazione e in particolare per lo sviluppo di capacità relazionali ed emotive, grazie al suo utilizzo in attività di piccoli gruppi. Per la fascia d’età da 1 a 2 anni, verrà valutata la possibilità di utilizzare robot più semplici dedicati a questi bambini. Per questa fascia d’età, tuttavia, la creazione dell’ambiente educativo prossimale empatico ed emotivo avverrà principalmente attraverso attività legate alla natura e al rispetto per l’ambiente, come lo sviluppo dell’interiorizzazione del senso di appartenenza ecosistemica al mondo. Il modello PEARL pone il gruppo, le relazioni tra pari e lo sviluppo di emozioni empatiche al centro della sua azione per la creazione di uno spazio di apprendimento prossimale che favorisca un approccio corretto alle tecnologie robotiche come strumenti educativi e di apprendimento. Nel rapporto con i coetanei, il bambino può assumere ruoli diversi ed è chiamato a cooperare nel piccolo gruppo e ad accordarsi imparando a prendere il punto di vista dell’altro (Piaget 1932), sviluppando cooperazione e condivisione di abilità. La relazione di gruppo non conduce solo allo sviluppo emotivo empatico ma anche a quello cognitivo: la soluzione dei problemi, raggiunta in modo condiviso, è interiorizzata come contenuto del pensiero (“legge genetica dello sviluppo culturale” Vygotskij 1934). Le metodologie sviluppate dal progetto presteranno particolare attenzione all’inclusione di tutti i bambini al di là dei loro talenti, del loro potenziale, delle difficoltà personali o delle disabilità.

OBIETTIVI

Il progetto PEARL mira a sviluppare, testare e validare un modello educativo innovativo e di alta qualità per lo sviluppo di un ambiente educativo di apprendimento prossimale emotivo ed empatico nella fascia di età da 1 a 6 anni che può essere replicato a livello europeo. Il modello da sviluppare getterà solide basi scientifiche e teoriche nello sviluppo neurologico del bambino e nella pedagogia attraverso strategie educative per lo sviluppo di abilità prosociali con l’uso della robotica e delle nuove tecnologie

Altri Obiettivi del progetto:

Creazione di una rete internazionale di specialisti e organizzazioni in stretta collaborazione con il mondo accademico, le istituzioni di formazione degli insegnanti e le istituzioni educative per la promozione di un modelloistruzione innovativa e di qualità nella prima infanzia-

– La creazione di nuovi curricula per insegnanti per lo sviluppo delle competenze necessarie per adottare un modello educativo sperimentale nella prima infanzia

– Un nuovo orientamento all’istruzione della prima infanzia attraverso la creazione di un libro bianco sugli approcci e i modelli educativi testati nella fascia di età 1-6 anni, destinati ad enti pubblici e responsabili delle decisioni a livello nazionale ed europeo.

 

_______________________________________________
Le informazioni e le opinioni contenute in questo sito web sono quelle degli autori e non riflettono necessariamente l’opinione ufficiale dell’Unione Europea. Né le istituzioni e gli organi dell’Unione Europea né qualsiasi persona che agisce per loro conto può essere ritenuta responsabile per l’uso che può essere fatto delle informazioni in essa contenute.